Corriere della Sera: Milano, l’app con l’algoritmo speciale che aiuta i medici: l’istituto Lagrange diventa una «software house»

Data: 24 maggio 2021

Fonte: Corriere della Sera

Corriere della Sera: Milano, l’app con l’algoritmo speciale che aiuta i medici: l’istituto Lagrange diventa una «software house»

Riabilitazione, sul mercato l’app ideata dagli studenti di due classi dell’indirizzo informatico coinvolti in un progetto di alternanza scuola-lavoro. Si chiama «Volumi»

di Giovanna Maria Fagnani

Da istituto tecnico a software house: a volte il passo è breve. Due classi dell’indirizzo informatico dell’Istituto Lagrange (scuola che offre anche gli indirizzi di liceo scientifico, alberghiero e corsi professionali) sono stati coinvolti in un progetto di alternanza scuola-lavoro che ha portato alla creazione di una app che sarà utile a medici e pazienti oncologici. Si chiama «Volumi» e, come dice il nome, valuta le dimensioni. In particolare quelle degli arti, che possono cambiare dopo alcune operazioni chirurgiche, a causa della formazione di linfedemi, ovvero accumuli di liquido, perché il sistema linfatico non trasporta più adeguatamente i fluidi.

L’app calcola la volumetria grazie a un algoritmo scritto dagli studenti della 3B e 4A dopo un confronto che ha coinvolto anche i medici del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi dell’Insubria e dall’ambulatorio di riabilitazione oncologica della Asl21 di Imperia. Gli alunni, venti in tutto e divisi in team diversi, hanno seguito la creazione dell’app partendo dall’analisi dei requisiti, per poi passare alla progettazione, allo sviluppo e alla scrittura del manuale utente. Il software vero e proprio è stato poi realizzato dalla Proereal, azienda di consulenza informatica e ora è disponibile su Android.

«Per stabilire la volumetria di un arto e la sua variazione ci vogliono esami strumentali complicati oppure particolari manovre. Per fare un esempio, l’immersione del braccio in acqua» spiega Roberto Santandrea, insegnante di elettronica che ha curato il progetto insieme ai colleghi Alessandra Valpiani e Francesco Brega. «L’app — chiarisce il prof — non serve a fare diagnosi o a sostituire questi esami, ma è in grado di fare un report sui volumi degli arti, inserendo alcune misure, ad esempio quelle di polsi, caviglie, gomito. Chi la utilizza deve semplicemente misurare l’arto interessato con un metro da sarta e inserire i dati».

L’app calcola poi l’andamento e, nel caso dei pazienti che abbiano un linfedema, la rilevazione può servire ai medici per decidere se sia necessaria una riabilitazione con linfodrenaggio o semplicemente un tutore. Dal 2016 a oggi l’Asl21 di Imperia ha seguito 270 pazienti con questa problematica.

L’app degli studenti del Lagrange è stata menzionata con un articolo anche sulla rivista specializzata «Medicina Riabilitativa». Ma le possibili applicazioni si estendono al mondo dello sport: «Può essere utile anche agli atleti e ai loro preparatori, oppure ai fisioterapisti» spiega Santandrea.

«È stato un importante progetto di alternanza che ha visto i nostri studenti protagonisti e entusiasti» racconta il preside Federico Militante. Per le prime misurazioni, i ragazzi si sono messi all’opera in palestra, con il metro alla mano, facendo le prove su loro stessi. Poi, la divisione in gruppi di lavoro, ciascuno dedicato a una parte del progetto, come in una vera software-house.