Giorno: Lorenzo La Mantia, chef d’oro diplomato con 100 all’alberghiero: “Ma voglio fare l’avvocato”
Articolo pubblicato su Il Giorno il 14 lug 2024 di Luca Tavecchio
Chiude la maturità con il 100 all’istituto alberghiero Lagrange e volta pagina: "Studierò Giurisprudenza". Lorenzo La Mantia, 19 anni, esce dalla scuola di via Alessandro Litta Modignani con passo sicuro.
Quando è nata la sua passione per la cucina?
"Già da bambino, il mio cavallo di battaglia è la pasta all’amatriciana. Per questo avevo subito scelto l’alberghiero e inizialmente ero davvero carico. Poi l’interesse per lo studio e le materie più teoriche ha prevalso sulla parte pratica. E ho rivisto il mio progetto. Mi piacciono Economia e Diritto, anche in Scienze dell’alimentazione mi affascinava scoprire la vita che c’è dietro, i microrganismi. Così ho deciso di proseguire gli studi all’università e cambiare percorso".
"È vero, ma proprio per quello ribalto la prospettiva (sorride, ndr). C’è già un grandissimo La Mantia tra i cuochi, c’è un La Mantia celebre nello sport e credo ci sarà in futuro un La Mantia famoso in un altro settore".
Cosa farà?
"Ora lo so per certo: Giurisprudenza alla Statale. Ho vinto una borsa di studio che mi aiuterà a sostenere questo percorso. Ho scelto guardando i risultati e il posizionamento dell’università, che è un’eccellenza nel mondo e collabora con atenei all’estero".
Perché Giurisprudenza?
"Perché è teorica, ma ha risvolti molto concreti. Ha le sue radici ben salde nella Costituzione, che è attualissima, e punta a tutelare tutti. Mi piacerebbe diventare avvocato e dedicarmi a tematiche un po’ di nicchia, penso per esempio alla proprietà intellettuale, che mi interessa molto. E parallelamente sto portando avanti un progetto ’imprenditoriale’ tutto mio, ma non anticipo nulla per scaramanzia".
Si aspettava questo 100 alla maturità?
"Diciamo che ci contavo, ma perché ho lavorato tanto in questi anni. Insomma, sono andato a prendermelo. Lo dedico a me stesso, a mia mamma, mio papà e mio fratello, alla mia fidanzata che adora la mia amatriciana e che mi ha sempre spinto a non mollare anche nei momenti più difficili. E a un mio amico, Hayden, compagno di classe e di vita, che purtroppo non ha potuto terminare questo percorso con me: gli ho promesso il massimo alla maturità".
Cucinerà ancora?
"Solo per divertimento e per prendermi cura delle persone. Per me la cucina è soprattutto una forma di comunicazione. Adesso mi prendo qualche giorno per riposare, ricomincio a studiare e volto pagina".