Corriere: «Stampa 3D, cucina, musei e padel», il Piano estate nelle scuole milanesi

Classi aperte finanziato dall’Europa. Conclusa la prima fase: adesioni in calo. Pioggia di fondi per 220 istituti ma ad agosto è tutto fermo

di Giovanna Maria Fagnani

Laboratori di stampa 3D e di falegnameria, di cinema e di radio ma anche gite all’Idroscalo per fare corsi di canoa e lezioni di padel. E poi visite ai musei, gite fuori città, perfino una prova sul campo con la Protezione Civile, per imparare a prestare soccorso in caso di crollo di un edificio. Queste e molte altre esperienze sono state proposte nelle scorse settimane nelle scuole milanesi per il «Piano scuola estate», lanciato dal Ministero dell’Istruzione (il Miur) con i fondi «Pon» finanziati dalla Commissione Europea.

Il piano doveva tenere aperte le scuole da giugno e fino a settembre, con proposte per rinforzare e potenziare le competenze disciplinari e relazionali degli alunni e accompagnarli al nuovo anno scolastico. In realtà — essendo l’adesione volontaria da parte dei ragazzi — le attività, si sono già concluse, tranne in qualche caso sporadico. Ma già dal primo settembre molte scuole accoglieranno in anticipo gli allievi delle scuole superiori, per progetti di ambientamento e socialità.

L’esperienza della scuola estiva, in Lombardia ha riguardato (o riguarderà, dato che il Piano estate comprende anche settembre e il prossimo anno scolastico) 747 istituti, sia pubblici sia privati, che riceveranno in totale 23,5 milioni di euro. A Milano e provincia circa 220 scuole hanno ottenuto fondi. Tra queste, molti istituti comprensivi: Tommaso Grossi e Confalonieri , l’Istituto comprensivo. di via Maniago e la Diaz, il Thouar Gonzaga, la scuola Pezzani e la Capponi, l’istituto 5 giornate, la scuola di via Larissa Pini e la Morosini, solo per fare qualche esempio. Tra le superiori, al liceo artistico Brera sono stati destinati 96 mila euro e la stessa cifra andrà anche all’istituto professionale Cavalieri, ben 99 mila euro all’istituto Marignoni-Marco Polo (turistico e commercio), 35 mila, invece al liceo scientifico Einstein.

Tra le scuole ancora aperte per una «coda» delle attività estive, c’è l’istituto Galilei Luxemburg. «Abbiamo in corso un progetto dedicato al cinema e a fine agosto realizzeremo un murales in collaborazione con il liceo classico Tito Livio» spiega la preside Anna Borando. Nei giorni scorsi, gli studenti (tra cui molti allievi «bes», con bisogni educativi speciali) hanno anche partecipato a uscite al Museo della Scienza, al Museo del Risorgimento e alla Casa di Alda Merini. Aule ancora aperte anche all’Istituto Cavalieri. «Il piano estate ha avuto una prima fase, che si conclude nei prossimi giorni, caratterizzata da sessioni ludico-sportive e da laboratori di artigianato tra cui falegnameria, ceramica, disegno e fumetto. È come fare la riabilitazione (in questo caso della socialità) dopo un periodo di convalescenza. A settembre il piano estate riprenderà con 19 laboratori, che dureranno fino alla fine dell’anno solare» racconta il preside Giovanni Maliandi.

Al Carlo Porta, il piano estate ha portato, tra l’altro, laboratori di alfabetizzazione per gli studenti stranieri messi molto in difficoltà dalla Didattica a distanza (Dad). E, a settembre, ci saranno tre settimane di accoglienza delle classi prime, annuncia la preside Rossana Di Gennaro. Molto articolata anche l’offerta estiva al Lagrange: 32 laboratori solo per le materie curriculari (i ragazzi con giudizio sospeso sono 660) e poi Arduino (informatica), cucina molecolare, musica… «Il fatto che la partecipazione degli studenti fosse volontaria ha sminuito l’azione socio educativo didattica lanciata dal Miur, che personalmente ho apprezzato — commenta il preside Federico Militante —. I nostri studenti avrebbero invece preferito avere voucher da sfruttare per attività sportive, per piscine o campi da gioco ma in un contesto diverso da quello scolastico».