Antonella Viola incontra i nostri studenti
L'8 aprile 2025 abbiamo avuto l'onore di ospitare nel nostro auditorium Antonella Viola, immunologa di fama consolidata e docente all'Università di Padova. È stata l'occasione per parlare con gli studenti del suo libro Il sesso è (quasi) tutto. Evoluzione, diversità e medicina di genere, Mondadori, Milano 2022, che la maggior parte degli studenti ha letto e recensito per partecipare al Premio Asimov.
Dopo una ricca introduzione condotta dalla nostra professoressa di Scienze Naturali, Cristina Roati, che ha presentato il profilo scientifico di Viola e una panoramica dei principali temi presentati nel libro, la scienziata ha risposto alle domande degli studenti.
Nonostante la complessità dei temi, la Dott.ssa Viola ha saputo comunicare in modo diretto e coinvolgente, proponendo riflessioni importanti su parità di genere, diversità, stereotipi e bias, sulle difficoltà per una donna nella carriera scientifica, sulla condizione delle persone intersex e sulla medicina genere-specifica.
Ringraziamenti
L’incontro è stato possibile grazie alla partecipazione del Premio Asimov, il premio proposto dall’Istituto nazionale di Fisica nucleare (INFN), rappresentato dai due referenti della Lombardia, Marco Radici ed Enrico Vigezzi. L’organizzazione dell’incontro è stato guidato dalla professoressa Katia Di Francescantonio, in collaborazione con un team interdisciplinare di docenti dell’IIS Lagrange (Gherner, Pellegrino, Schifino).
Un ringraziamento particolare alla professoressa Roati per la sua introduzione e la moderazione dell'incontro e il team dell’IPSEOA per il gentile aperitivo offerto ai nostri ospiti.
Le domande degli studenti e le risposte di Viola
Ecco qualche domande degli studenti e le risposta di Viola
Come colpiscono gli stereotipi di genere? Colpiscono Non solo per le donne, ma anche per gli uomini. Basti pensare che la depressione è più diffusa tra le donne, ma i suicidi sono più diffuse tra gli uomini. Perché? Le donne sono educate con l’idea di poter essere fragili, gli uomini di dover essere forti e perciò sono meno abituato a farsi aiutare nei momenti di difficoltà
Miglior approccio per l’educazione sessuale? Informare liberandoci dai pregiudizi Da un lato ha lo scopo di informare dal punto di vista scientifico e biologico (controllo nascite, malattie, AIDS ecc.), ma poi c’è l'educazione alla gentilezza, al’affettività, alla relazione, di cui devono parlare gli psicologi dell’età evolutiva. L’importante è eliminare le questioni morali, per dare spazio ai dati scientifici.
Come evitare i pregiudizi nella tecnologia? ingaggiare più donne nelle scienze eviterà che anche nella tecnologia si ripropongano gli stessi stereotipi presenti nella mentalità comune (per esempio Siri con voce femminile che aiuta ad abbassare le tapparelle e Watson con voce maschile che dà consigli finanziari)
Differenza fisica tra uomo e donna? Ci sono differenze nel corpo, gli uomini sono in media più forti delle donne, ma non ci sono differenze nel cervello. Le differenze sono individuali, non di genere.
Come nascono le differenze? L’ambiente che viviamo modifica il nostro cervello plastico. Studiare e non studiare, viaggiare e non viaggiare, avere un trauma, innamorarsi: tutto ha un effetto al cervello. Questo apre la porta a potenzialità enormi: noi possiamo migliorare le nostre capacità grazie alle nostre esperienze. Tra i fattori di rischio di Alzheimer: meno si studia più è alto il rischio di sviluppare l’Alzheimer.