Human brains alla Fondazione Prada
Esposizione sulle malattie neurodegenerative
Marcatori precoci per anticipare i sintomi, isossomi, neurofilamenti, neuroimaging, studio doppio cieco: parole chiave nella ricerca sulle malattie neurodegenerative, uno dei campi più attuali. Questi i temi dell’esposizione Human Brains, organizzato dalla Fondazione Prada, visitata nell’ottobre del 2022 dagli studenti di 4ALSA, 4ALSS, 5AINF, a ottobre del 2022, accompagnati dalle professoresse Borio, Brivio, Gherner, Roati, Valpiani e dal professore Amato.
L'esposizione Human Brains
Nel suo insieme la mostra ripercorre la storia dello sviluppo della conoscenza neuroscientifica caratterizzata da rigore, innovazione e scoperte, ma anche da errori e incertezze. Il progetto tenta di delineare le questioni ancora irrisolte dalla ricerca scientifica, delle certezze e delle incognite nel nostro processo di comprensione del cervello umano. Il percorso presenta le più recenti scoperte sulle malattie genetiche, provenienti dai principali centri di ricerca del mondo, da Yale a Tianjin , dalla Sorbona alla DZNE di Bonn e al San Raffaele di Milano
Grazie alle spiegazioni della guida, un ricercatore di Elettrofisiologia del San Raffaele, abbiamo scoperto che il Max Planck Institute di Monaco sta studiando quanto il microbiota intestinale possa aumentare la sensibilità alla sclerosi multipla. Interessante anche la sezione che presenta l'importanza dell'allenamento cerebrale per la sensibilizzazione della plasticità sinaptica, cioè per l'attivazione di alcune parti del cervello. È quello che fa la stimolazione transcranica magnetica studiata al San Raffaele di Milano.
L’esposizione permanente della Fondazione Prada
Dopo la visita guidata, gli studenti hanno avuto la possibilità di visitare la sezione permanente della Fondazione, girando tra opere di arte contemporanea di impatto, d quali i famosi Upside Down Mushroom Room di Carsten Holler, la Blue Line di John Baldessari e l’attuale The Last Judgement di Damien Hirst. Interessante anche la ricostruzione de Le Studio d’Orphée, ricostruzione dell’atelier e studio di registrazione e di montaggio del regista Jean-Luc Godard, dove sono presenti mobili, libri, quadri e altri oggetti personali provenienti dal suo studio-abitazione di Rolle in Svizzera.