Non lasciare nessuno indietro: un impegno possibile

Tre classi del Lagrange con i loro docenti hanno incontrato i poveri a Milano

L’idea è arrivata nientemeno che dalla FAO, l’Organizzazione mondiale del cibo e dell’agricoltura, che per l’ultima edizione della Giornata mondiale dell’Alimentazione, il 16 ottobre 2023, ha scelto il tema “Non lasciare nessuno indietro”. 

Si parla di fame e malnutrizione, certo, e subito la mente corre alle tante storie e immagini che raccontano la povertà del Sud del mondo, il sottosviluppo, i tanti squilibri della globalizzazione. Ma ci siamo subito chiesti: come possiamo proporre questi temi ai nostri ragazzi dell’IIS Lagrange, specialmente a quelli dell’IPSEOA, facendo in modo che rimanga loro un segno concreto, un ricordo vivo, un’emozione capace di fare da scintilla a una presa di coscienza e a un’assunzione di responsabilità?

La collaborazione con il Centro Sant’Antonio
Da questo interrogativo nasce il progetto di collaborazione con il Centro Sant’Antonio (CSA) di via Maroncelli, a Milano, dove ogni giorno i Frati Minori Francescani, coadiuvati da una nutrita schiera di operatori e volontari, offrono un luogo di accoglienza, una doccia calda, indumenti puliti e un pranzo preparato con amore a tanti poveri della città. Perché povertà e fame non sono soltanto una piaga che affligge il Sud del mondo, ma sono ben presenti anche qui, nel tessuto sempre più smagliato della megalopoli padana. E non si tratta solo della fame del corpo, ma di una povertà di relazioni e di affetti, della mancanza di un luogo in cui sentirsi a casa, di un volto accogliente che ti saluta con familiarità.

L’impegno dei nostri studenti

Tre classi del nostro IPSEOA, la 4AENO, la 4ASV e la 4BENO, quindi, guidate dai loro docenti di laboratorio Braghin, Grambone e Romeo, hanno sperimentato per un giorno la bellezza dell’incontro, la soddisfazione di donare qualcosa a chi non ha e la gioia di scoprire che in quell’incontro e in quel dono si riceve molto di più di ciò che si ha dato.

I primi sono stati i ragazzi della 4BENO e dalla 4ASV che, per inaugurare il progetto, hanno invitato a pranzo frate Luca Volontè, coordinatore del CSA, insieme a un gruppo di amici che frequentano il Centro. È stato un pranzo di festa, preparato e servito con cura, in un clima allegro e gioioso, anche perché due degli ospiti intervenuti, una giovane italiana e un giovane di origini marocchine, hanno voluto condividere l’annuncio delle loro prossime nozze.

Qualche giorno dopo sono stati gli amici del CSA a ricambiare l’invito: la 4ASV con i professori Grambone e. Di Palma si è recata al Centro per una mattinata di servizio, dall’accoglienza nella sala colazioni, alla preparazione della macedonia, al servizio ai tavoli. Per finire con un pranzo insieme ai frati e agli operatori, per coronare la giornata nel segno della fraternità e per riflettere meglio sul senso dello stare insieme.

Infine, il 28 marzo, è stata la volta della 4AENO, accompagnata dai professori Braghin e Gorlani. I nostri cuochi in erba hanno potuto mettere a disposizione del Centro le proprie competenze e la propria allegria, in un pranzo preparato spalla a spalla con i volontari e gli operatori che hanno accolto i giovani colleghi per lavorare insieme ai fornelli e condividere il servizio e il pranzo comunitario.

A detta di tutti, alunni e professori, è stata una bella esperienza, che ha lasciato un segno destinato a durare e - questo è il nostro auspicio - a far fiorire la creatività con la quale domani i nostri ragazzi sapranno mettersi a disposizione e fare la propria parte. Perché nessuno resti indietro.

Articolo e foto di del professore Giovanni Randone, referente del progetto.

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