Cerimonia di commemorazione del 76^ anniversario della liberazione del lager di Mauthausen

Il reportage del nostro studente Pietro di Cara

Mercoledì 5 maggio 2021 presso il Cimitero Monumentale di Milano si è tenuta la commemorazione del 76^ anniversario della liberazione del lager di Mauthausen, con la rappresentanza:

- del Sindaco di Milano Giuseppe Sala;

- dell’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi nazisti);
- dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia);
- della CDEC (Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea);
- della Fondazione Figli della Shoah;
- della Fondazione Memoria della Deportazione;
- della Fondazione Memoriale della Shoah;
- della regione Lombardia e della città metropolitana di Milano;
- della scuola ebraica di Milano;
- di due delegazioni del Liceo Scientifico Piero Bottoni.

La cerimonia di commemorazione si è aperta con il discorso del Sindaco Giuseppe Sala al Monumento dei Deportati Politici e Razziali. Il sindaco ha ribadito l’importanza dell’uguaglianza, della comunanza e della diversità, come fonte di ricchezza reciproca, raccomandando di tramandare la memoria affinché nella nostra società si riescano a scardinare tutti i principi di “superiorità di razza”, anche evidenziando come ancor oggi esistano partiti che tollerano il saluto romano e i crimini commessi da Hitler e Mussolini. Questi sono complici di quanto avvenuto nella seconda guerra mondiale, ha ribadito Giuseppe Sala. Nel suo toccante discorso ha infatti sottolineato che “nel nostro futuro non c'è spazio per il fascismo, non c'è alcuna tolleranza verso il razzismo e l'odio verso un altro uomo, solo perché diverso per religione, provenienza, genere, ideologia od orientamento sessuale. Ci sono ancora partiti che tollerano o candidano chi fa il saluto romano, un'offesa per la cittadinanza. Siamo la città del 25 aprile, la capitale italiana dei diritti e della libertà”.

L’incontro è poi proseguito con il discorso di una rappresentante della scuola ebraica di Milano che si è soffermata sulle persecuzioni degli ebrei nella storia, sulle deportazioni e su tutte le catastrofi che sono accadute agli ebrei nei vari paesi. La cerimonia ha visto susseguirsi il discorso di Dario Venegoni, presidente dell’ANED, il discorso di Leonardo Visco Gilardi, segretario nazionale dell’ANED, e per ultimo il discorso di Paolo Leonardo Gatti e Alessandra Kamal, studenti della 5^B del Liceo Scientifico Piero Bottoni, che ci hanno raccontato del progetto “da Milano a Mauthausen - 9 municipi per la Memoria”, progetto cui ha preso parte anche il nostro istituto. I ragazzi hanno raccontato quali sono state le attività formative che abbiamo compiuto lungo il percorso, introducendo agli incontri in preparazione, alle motivazioni che ci hanno spinti a partecipare, e per ultimo al “viaggio che non ho fatto”, il progetto nato e sviluppato durante l'emergenza sanitaria in sostituzione al Viaggio che avremmo dovuto fare a Mauthausen.

L’incontro prosegue nel Cimitero ebraico con il discorso di Dario Venegoni, presidente dell’ANED, che ci ricorda come ancor oggi purtroppo l’odio e l’intolleranza siano molto diffusi nella nostra società, soprattutto tra i giovani, e di come questi stereotipi diseduchino a dei valori di pace, di comunione e di diversità. Venegoni ha ribadito che c’è bisogno di “educare a dei valori alti”, a dei valori di amore, di tolleranza, di comunanza perché è da qui che si genera la pace. Dall’odio e dall’intolleranza si genera indifferenza, e questo rischierebbe anche di sfociare in un odio massivo con un alto rischio di incombere negli stessi errori che abbiamo commesso nel passato.

L’incontro si conclude con la preghiera del rabbino.

Articolo dello studente Pietro Di Cara (5BAT del 2021)