Preserving The Brain

Il 23 gennaio 2024 le classi 3ALSA, 4ALSA e 4BLSA, accompagnate dai docenti Borio, Montella, Pellegrino e Roati, si sono recate alla Fondazione Prada per visitare dapprima la mostra Preserving The Brain - A call to action e successivamente l’esposizione permanente Atlas.

L’ edizione attualmente allestita di “Preserving the Brain”, parte del progetto “Human Brains” che Fondazione Prada dedica dal 2018 alle neuroscienze, si concentra sulla prevenzione delle malattie neurodegenerative e sull’importanza della prevenzione e del trattamento precoce per patologie ampiamente diffuse e tuttora incurabili come la malattia di Alzheimer, la malattia di Huntington, la malattia di Parkinson, la Sclerosi laterale amiotrofica e la Sclerosi multipla. Queste sono caratterizzate in parte da una serie di fattori di rischio modificabili, la cui correzione avrebbe enormi conseguenze a livello individuale e collettivo. Per proteggerci dalla diffusione crescente di queste malattie è quindi necessario intervenire innanzitutto sui fattori di rischio modificabili, prendersi cura dell’ambiente, promuovere adeguati stili di vita, implementare attività educative e coinvolgere tutti i soggetti della società e le istituzioni politiche.

Le classi sono state introdotte alla visita dalla Presidentessa dell’AIMA (Associazione italiana malati di Alzheimer), Patrizia Spadini e successivamente accompagnate da una ricercatrice dell’Università Vita e Salute San Raffaele che ha illustrato le metodologie di diagnosi e cura della malattia di Alzheimer e lo stato di avanzamento degli studi epidemiologici in materia.

Nella seconda parte della mattinata gli studenti hanno potuto visitare l’esposizione permanente Atlas: si tratta di un progetto espositivo che presenta al pubblico un repertorio di opere di artisti contemporanei, Atlas riunisce installazioni, dipinti, arazzi e sculture, favorendo un confronto diretto e un’esperienza non mediata con le arti visive.

Gli studenti hanno perciò potuto spaziare dall’ambito della ricerca scientifica a quello dell'arte contemporanea, in un’uscita didattica che ha offerto molteplici spunti di osservazione e riflessione.

Articolo e foto della professoressa Cristina Roati