Olimpiadi di Filosofia 2022/2023

Per il quinto anno, il 17 gennaio 2023 l’IIS Lagrange ha partecipato alla Olimpiade di Filosofia, arrivate alla XXXI edizione e organizzata dalla Società Filosofica Italiana (SFI), a cui hanno partecipato 36 studenti.

Che cosa è l'Olimpiade di Filosofia

L'Olimpiade di Filosofia è un progetto di valorizzazione delle eccellenze, riconosciuto dal MIUR, nell’ambito delle Programma annuale per la valorizzazione delle eccellenze (circolare 1 del 10 settembre 2019 e dal decreto ministeriale 541 del 18 giugno 2019).

Componenti

La commissione di organizzazione e di valutazione era composta dai docenti di Storia e Filosofia dell’istituto, Sara Brivio, Matteo Di Lucido, Bruna Gherner e Guglielmo Marin, e dalla docente di Inglese Monica Redaelli.

Vincitori

La sezione in italiano è stata vinta da Elena Pirovano e da Manuel Cannonito, 5ALSS. La sezione in inglese è stata vinta da Jeffrey Lastimosa, 4ALSA e Michael Oleari, di 5ALSA.

Complimenti a tutti per l'entusiasmo in questa fase di istituto, che vi ha visti lavorare con grande impegno e passione, in una giornata tutta dedicata alla filosofia. Complimenti in particolare ai numerosi ragazzi di terza e quarta, che hanno aderito numerosi e con grande entusiasmo, nonostante siate all'inizio del vostro percorso filosofico. Speriamo di rivedervi alle prossime Olimpiadi.  

Tracce

Traccia 1: Ambito teoretico-gnoseologico
Formulando domande ultime, domande senza risposta, l’uomo si costituisce come essere interrogante. Questa è la ragione per cui la scienza, che pone domande cui si può dare risposta, deve la propria origine alla filosofia e ha bisogno di restarle legata. Se l’uomo dovesse perdere la capacità di formulare domande ultime perderebbe anche la capacità di formulare domande cui si può dare risposta. Non sarebbe più un essere interrogante e questa sarebbe non solo la fine della filosofia, ma anche della scienza”.
Hannah Arendt, Socrate (1954)

Traccia 2: Ambito etico
Noi vogliamo la libertà per la libertà e in ogni circostanza particolare e, volendo la libertà, scopriamo che essa dipende interamente dalla libertà degli altri e che la libertà degli altri dipende dalla nostra. […] Io sono obbligato a volere contemporaneamente alla libertà mia la libertà degli altri”.
Jean Paul Sartre, L’esistenzialismo è un umanismo (1945)

Traccia 3: Ambito politico
Il primo che, recintato un terreno, ebbe l’idea di dire: ‘Questo è mio’, e trovò persone così ingenue da credergli, fu il vero fondatore della società civile. Quanti delitti, guerre, assassinii, quante miserie e orrori avrebbe risparmiato al ge­nere umano colui che, strappando i paletti o colmando il fos­sato, avesse gridato ai suoi simili: Guardatevi dall’ascoltare quest’impostore; siete perduti, se dimenticate che i frutti sono di tutti e la terra non è di nessuno.
Rousseau, Discorso sull’origine della disuguaglianza (1755)

Traccia 4: Ambito estetico
La letteratura, la musica e l’arte […] sono campi che riflettono subito il fosco quadro del tempo presente, e hanno il fiuto di ciò che v’ha di grande ma che a tutta prima non viene rilevato che dai pochi come un piccolo punticino, e non esiste affatto per la grande massa. […] L’artista deve essere cieco in fatto di forme “riconosciute” o “non riconosciute”, sordo alle teorie e ai desideri della sua epoca. Il suo occhio destro deve essere volto verso la sua vita interiore, e il suo orecchio deve esser sempre teso verso la bocca della necessità interiore. Allora si avvarrà di ogni mezzo consentito e altrettanto facilmente di ogni mezzo vietato. Questa è l’unica via per portar a espressione ciò che è di mistica necessità.
Vasilij Kandinskij, Lo spirituale nell’arte (1912)