Science for peace in Bocconi

Diffondere una cultura scientifica rivolta alla pace e alla divulgazione scienza rivolta al bene dell’umanità
Conferenza in presenza Università Bocconi, Milano

I nostri studenti del Liceo scientifico hanno partecipato alla prestigiosa conferenza mondiale Science for Peace and Health l’11 novembre 2022, organizzata dalla Fondazione Veronesi, dove è stato affrontato il tema delle differenze sessuali e di genere a partire dalla prospettiva delle scienze. Il tema è esplorato con l’approccio multidisciplinare che è carattere distintivo della Conferenza, prendendo in esame l’ambito scientifico, sanitario, economico e sociale.

Il sapere scientifico, nella sua pluralità, ci può permettere di riconoscere le differenze biologiche e le diversità sociali ed evitare che queste si traducano in discriminazioni e diseguaglianze in vari ambiti: dalla salute alla famiglia, dal mondo del lavoro alla convivenza civile.

Hanno partecipato scuole di tutta Italia.

Segue il dettagliato resoconto della professoressa Katia Di Francescantonio, che ha organizzato la partecipazione degli studenti all’evento.

TEMI

SESSO ED EVOLUZIONE
Origine, espressioni e ruolo del sesso alla luce delle scienze biologiche.

MEDICINA E GENERE
Approcci terapeutici ed equità nelle cure in relazione al sesso e all’identità di genere.

DIVERSITÀ E INCLUSIONE
Percorsi di transizione di genere, valorizzazione della diversità e lotta contro le discriminazioni.

DISEGUAGLIANZE E DIRITTI
Conquiste dei diritti di genere e trasformazioni sociali nello scenario internazionale.

#S4PH22
#fondazioneveronesi

Introduzione dei lavori

Francesco Billari: promuovere l’approccio rigoroso della scienza con una tensione etica verso la pace.

9:00 - 9:30 SALUTI ISTITUZIONALI

Francesco Billari
Rettore Università Bocconi

Silvio Brusaferro
Presidente Istituto Superiore di Sanità

Paolo Veronesi
Presidente di Fondazione Umberto Veronesi, Direttore del Programma di Senologia e Direttore della Divisione di Senologia Chirurgica dell’Istituto Europeo di Oncologia,
Professore Ordinario in Chirurgia Generale presso l’Università degli Studi di Milano

Kathleen Kennedy Townsend
Vice-Presidente Science for Peace and Health

Brusaferro “La metodologia scientifica è la chiave di volta per affrontare il tema del genere”.

Paolo Veronesi: “scuotere una società è rispondere alla grande crisi del nostro tempo con la divulgazione scientifica attraverso un confronto multidisciplinare”. “Prospettive della scienza sul sesso e sull’identità di genere” è un argomento conflittuale ma estremamente attuale e va affrontato nella prospettiva della scienza per salvaguardare i diritti di Tutti. La scienza è uno strumento straordinario per conoscere essere consapevoli e tutelare i diritti degli altri.

Kathleen Kennedy Townsend: La cosa più difficile che possiamo fare oggi non è studiare lo spazio oppure le profondità dell’oceano ma studiare noi stessi e comprendere la nostra identità, come vivere e come prendere le decisioni senza essere oppressi o discriminati.

Siamo tutti esseri umani: non dividiamoci ma apriamoci all’altro. Questa era la visione di Veronesi ed è questa la visione di science for peace.

KEYNOTE SPEECH

Nadia Murad

Premio Nobel per la Pace 2018

La storia di Nadia Murad (Sinjar, Iraq, 1993) è tragica ed esemplare al tempo stesso. Di etnia yazida, è stata rapita dai miliziani dello Stato Islamico (abbreviato SI o IS Islamic State) nel 2014 e fatta schiava sessuale, all’epoca dell’espansione del sedicente califfato in Iraq, che ha visto l’uccisione e la cattura di migliaia di yazidi. Dopo tre mesi di violenze, Nadia è riuscita a scappare, rifugiandosi in Germania – dove tutt’oggi vive – e da allora si è impegnata a sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica internazionale, facendo conoscere al mondo le terribili violenze perpetrate dall’IS sulle donne e sulle minoranze etniche. In particolare, l’opera di attivismo e sensibilizzazione di Nadia Murad si concentra sulle modalità in cui, in tutti gli scenari di guerra, la violenza di genere e sessuale venga utilizzata come una vera e propria strategia militare e come un’arma per sottomettere le minoranze.

Intervento di Nadia: In tutto il mondo le ragazze vengono bandite, abusate, torturate, oppresse. È facile scoraggiarsi ma nel secolo scorso la visione femminista ci ha restituito la speranza di un futuro diverso. A quanto pare però ancora oggi è economicamente e politicamente e socialmente vantaggioso violare i diritti delle donne. Per cambiare dobbiamo ripeterci ogni giorno e in ogni luogo che le donne contano.

Tutti i filosofi si sono chiesti cosa dobbiamo noi agli altri come dobbiamo comportarci? Riformulando il concetto di parità nel concetto ogni persona merita di essere considerata possiamo capire come la questione dei diritti abbracci tutti. Raramente troviamo riferimento a questo diritto universale ma è importante sottolinearlo per sconfiggere il patriarcato. Dobbiamo lavorare tutti per creare sistemi equi. Nella pandemia abbiamo visto come le crisi svelano le disuguaglianze di genere: le donne vengono abusate e le minoranze vengono epurate tanto quanto vengono emarginate nei periodi ordinari.

Per porre fine a queste atrocità dobbiamo affrontare la questione di fondo che limita i diritti delle donne. Nel mio lavoro Invece di di limitarmi a supportare psicologicamente le donne sopravvissute le sosteniamo economicamente fino alla loro autonomia. Quando ho iniziato a fare questo lavoro pochissimi conoscevano il geniocidio degli yazidi e nel frattempo solo pochi responsabili dell’isis sono stati condannati per genocidio e violenze sessuali. I sopravvissuti vanno sostenuti e non possono farcela da soli. Partire dai diritti delle donne è il passo fondamentale per sconfiggere queste atrocità.

SESSIONE 1 SESSO E EVOLUZIONE

ROUND-TABLE

Origine ed evoluzione dei sessi

Chiara Tonelli
Professore Ordinario di Genetica, Dipartimento di Bioscienze, Università degli Studi di Milano; Presidente Comitato Scientifico Fondazione Umberto Veronesi

Carlo Alberto Redi
Professore di Zoologia, Università degli Studi di Pavia; Presidente Comitato Etico Fondazione Umberto Veronesi

Telmo Pievani
Professore Ordinario di Filosofia delle Scienze Biologiche, Università degli Studi di Padova

Prof. ssa Tonelli: perché c’è il sesso in natura ?
Perché gli organismi si riproducono. Abbiamo tanti metodi di riproduzione. In tantissimi organismi c’è la riproduzione sessuata perché è più conveniente di altri tipi di riproduzione ed è la più efficace. Ecco perché si è affermata la riproduzione sessuata. Ha vinto perché rimescola i geni che ci sono tra due individui e con questo abbiamo nuove combinazioni che garantiscono maggiore sopravvivenza alla specie. Porta nuove capacità di adattamento e di capacità di resistenza a patogeni. Continuare a evolversi porta con sè la possibilità di adattarsi meglio all’ambiente.

Nota sulla diversità: donne e uomini hanno metabolismi differenti ma questo ancora oggi non viene considerato nei trial clinico dei farmaci. Eppure anche se lo sappiamo ancora non si riesce a personalizzare. Questa deve essere una via.! La medicina di genere. Purtroppo in italia il principio di precauzione che è positivo in sè, blocca qualunque direzione di ricerca.

Prof. Redi: Quanti modi di riproduzione sessuata esistono?
Sesso per la scienza è ricombinazione genetica. Questo tipo di riproduzione garantisce maggiore possibilità di sopravvivenza. In che termini vogliamo intendere sesso. La visione antropocentrica differenzia maschio e femmina. Da zoologo faccio presente che questa è una visione estremamente limitata. Ci sono specie che si riproducono in modo sessuato ma senza la presenza di maschi perché quegli organismi sono in grado di ricombinare geneticamente. Si chiama partenogenesi = riproduzione sessuata uniparentale cioè con un solo genitore. Ci sono tantissime altre modalità. Per esempio l’orata è un ermafrodita che si riproduce in modo sessuato con altri individui ma lo fa in una variante di modi diversi. Così il lombrico. Possono comportarsi a seconda dell’esigenza da maschio o da femmina.
Ci sono poi situazioni bidirezionali come nel caso del pesce pagliaccio. Al di là di tutto sesso è ricombinazione genetica quindi ci sono gruppi in cui le modalità di ricombinazione sono 13!
Anche l’uomo può avere questa variabilità in ambito embrionale (a seconda dello stimolo si formerà un organo ma a priori l’embrione puo diventare un maschio o una femmina. Il piano di base di tutti gli embrioni è femminile) anche in ambito post embrionale l’ambiente può influire.

Si potrà avere per l’uomo una riproduzione sessuata differente ? La scienza indaga tutti gli aspetti. Oggi siamo in grado di riprogrammare cellule della pelle e riprogrammarle a uno stadio embrionale. Posso fare editing del genoma o posso fare cellule germinali o cellule uovo da cellule di un maschio. C’è un'apertura di possibilità incredibili per curare malattie. A livello sperimentale chiaro ma la strada c’è e risponde a esigenze terapeutiche. Insomma è possibile qualunque tipo di genitorialità. Ma deve essere chiaro che la genitorialità è prima di tutto un progetto affettivo che prevede di accogliere nel modo migliore possibile un nuovo individuo. Occorrono dunque norme che abbiano un approccio laico. Le norme devono abbracciare tutte le possibilità altrimenti non c’è più democrazia.

Prof. Pievani: lei in un suo libro ha parlato di Maschio inutile! Cosa vuol dire ?
Il sesso è una strategia potentissima di generazione di diversità ed è un meccanismo antichissimo per garantire la sopravvivenza. Il sesso è un generatore immediato di diversità perché se ti attacca un agente patogeno e si fanno figli tutti diversi allora si avrà più possibilità di garantire la sopravvivenza.
Il maschio è inutile perché ha un costo. Il piano di base con cui ognuno nasce è femmina e poi a livello embrionale c’è una differenziazione. Inoltre le femmine generano poche cellule uovo preziose mentre il maschio molte nenbutta via. Spesso sono le femmine che scelgono il maschio.
Spesso le femmine possono fare da sole e il piano di base evolutivo è femminile. Quindi a livello evolutivo quello maschile è il genere secondario.

La monogamia però riduce la diversità però dimentichiamoci che l’aggettivo naturale voglia dire giusto o normale. Quando sentite naturale per identificare una “normalità “ diffidate immediatamente!
Se una nuova tecnologia aumenta le possibilità di scienza è una buona tecnologia: se le nuove scelte permettono di avere più possibilità è più libertà e poi emancipano da sofferenze e dolore allora ben vengano. Ci vuole tanta responsabilità: essere responsabili vuol dire rispondere delle tue azioni. Questo è il principio di base dell’etica. Una nuova tecnologia se decidiamo che è importante e che porta benessere deve poi essere per tutti non per una élite.
Le tecniche non sono ostacoli ma opportunità se gestite responsabilmente cioè eticamente ed equamente.

INTERVENTO

Differenze sessuali e cervello

Michela Matteoli
Professore ordinario di Farmacologia, Humanitas; Direttore Istituto di Neuroscienze del CNR

Prof. ssa Mattioli: sesso e differenze nel cervello umano?
Quante volte sentiamo dire che uomini e donne sono diversi. Lo abbiamo sentito così tante volte che gli scienziati hanno cominciato a chiedersi se ci sono basi neurologiche per queste differenze

Dai primi studi fatti sembrava in effetti che le differenze ci potessero essere:
Le donne hanno il cervello più piccolo.
L’amigdala delle donne agisce di concerto con l'ipotalamo che risponde allo stress.
Negli uomini l'ipotalamo interagisce con la corteccia cioè la parte più razionale
I maschi hanno più connessioni neurali sono le vie che collegano direttamente percezione e azione
Le femmine hanno più connessioni tra emisfero destro e sinistro

La complementarietà comportamentale dei due sessi ha delle basi neurologiche ….Ma tutto questo è proprio vero ????
No, le donne sono più riflessive e gli uomini più portati all’azione sono stereotipi di genere:
Esiste una miriade di comportamenti tra maschi e femmine che sono praticamente sovrapponibili.
E le diversità neurologiche sono proprio tali? Non sono così marcate in realtà. Oggi i metodi di studio fatti in maniera più ampia hanno rivelato che c’è un ampia sovrapposizione tra cervelli di uomini e donne. In tutti i soggetti c’è un mosaico di caratteristiche alcune più comuni nei maschi alcuni comuni per entrambi. Ma siamo molto più affini che diversi!!!
La tendenza a trovare per forza differenze tra i cervelli maschili e femminili si chiama neurosessismo.

L’hardware è lo stesso ma gli stimoli ormonali e ambientali sono diversi. Quindi se fotografiamo l’adolescenza è possibile che si apprezzino differenze. Se osserviamo lo stadio maturo invece non emergono differenze fisiologiche ma solo culturali !!! Questo retaggio culturale che frena le donne plasma le donne a cercare la mediazione più dei maschi. Cerchiamo di crescere i figli equamente. Questa diseguaglianza la di osserva nelle posizione scientifica: le donne si laureano di più ma tendono a non occupare le posizioni che meritano
Tutto questo sta nelle nostre mani: cerchiamo di essere i primi attori nell’abbattere le differenze.

SESSIONE 2 | MEDICINA E GENERE (10:30 - 12:30) 

INTERVISTA

La sfida della medicina di genere

Flavia Franconi
Coordinatore del laboratorio nazionale di Medicina e Farmacologia di Genere del Consorzio Interuniversitario INBB-Sassari

La medicina di genere prevede lo studio dell’influenza delle differenze sessuali e di genere nello stato di salute e malattia.

Seppur il sesso maschile è evolutivamente secondario la medicina è una scienza antrocentrica e gli studi vengono fatti sui maschi. Solo recentemente la medicina comincia a fare sì che si tengano in considerazione le differenze tra bambini uomini donne anziani.

Siamo in un mondo dove la diversità che è un dono della natura viene considerata qualcosa di malsano. La medicina di genere è la medicina della diversità e la medicina di tutti.

Non considera solo il corpo ma anche l’ambiente in cui l’uomo vive. È una medicina olistica su basi scientifiche dove la diversità è ricchezza

Il sesso è stabilito dalil nostro corpo è il nostro bios. Il genere invece dipende dall’ambiente in cui un individuo vive perché l’ambiente cambia le risposte del corpo. Il modo di rispondere lo stress è diverso per esempio tra uomo e donna.

Perché ancora oggi si discriminano le donne nei test farmacologici?

Uno: motivi di potere

Due: sperimentazioni che hanno danneggiato donne in gravidanza. Quindi paura.

Tre: problema di genere. Le donne fanno più lavori contemporaneamente quindi non hanno il tempo di andare a sottoporsi a studi clinici.

Negli ultimi anni la medicina si sta ponendo in modo diverso includendo sesso e genere. Si dice che le donne soffrono di dolori osteo articolari più degli uomini. La medicina di genere ha evidenziato che gli strumenti di lavoro sono progettati per corpi altezze e mani maschili.

Le donne si devono ricordare che quando prendono i farmaci corrono molti più rischi degli uomini perché i farmaci sono testati su maschi.

ROUND-TABLE

Medicina di genere tra Stato, imprese e istituti di cura

Panel sulla medicina di genere

Fulvia Signani
Psicologa, Docente di Sociologia di Genere, Università di Ferrara; Membro Osservatorio Nazionale dedicato alla Medicina di genere presso l’Istituto Superiore di Sanità

Paola Boldrini
già Vice-Presidente Commissione Sanità in Senato

Nello Martini
Presidente Fondazione Ricerca & Salute

Enrica Giorgetti
Direttore generale Farmindustria

Prof.ssa Fulvia Signani qual è la sua prospettiva sulla medicina di genere ?
Nelle discipline che frequento, psicologia e sociologia il tema del genere è noto ma non lo è in generale. Nel 2013 ho pubblicato un libro sulla medicina di genere.Dal 1991 quando esce il primo lavoro ad oggi, cosa è cambiato nel trattare uomini e donne per esempio dal punto di vista cardiologico ? I passi fatti sono purtroppo minimi. Questo penalizza la salute cardiologica delle donne e i cardiologi americani si accorsero che forse servivano altri strumenti, altre policy, altre politiche.

La senatrice Paola Boldrini ha introdotto la medicina di genere nella legge italiana.
Possibilità di dare a tutti una cura appropriata e ovviamente personalizzata.

Attenzione “di genere “non vuol dire fare differenze di genere in modo stereotipato ma personalizzare le cure.

Il prof. Martini osserva anche che I percorsi assistenziali per esempio non sono ancora differenziati ma basati sugli uomini.
Oggi possiamo studiare percorsi differenziati e migliorare l’esito dei percorsi.

La dott.ssa Giorgetti osserva che Medicina di genere rappresenta una sfida per il servizio sanitario nazionale e per l’industria farmacologica. È necessario indirizzare le cure in modo diverso. Oggi l’industria dice 35 % linee farmacologiche indirizzato sulla medicina personalizzata e all’interno di queste linee si sviluppano medicine nell’ottica della medicina di genere.

Dott.ssa. Giorgetti : quali sono i limiti e i vantaggi della medicina di genere soprattutto nelle donne? È importante avere le donne nelle sperimentazioni, studi clinici e protocolli dedicati alle donne. Con questo tipo di sperimentazioni possiamo ridurre i rischi delle reazioni avverse. Tutto accompagnato naturalmente da implementazione di screening e diagnosi precoci. È importante considerare e chiedersi come sessi diversi reagiscono alle terapie.

Bisognerebbe dare autorizzazione al commercio dei farmaci se sono supportati da adeguati studi che tengono in considerazione le differenze biologiche e ambientali di sesso e genere.

(Riflessioni di noi professoresse: gli uomini e le donne sono considerati uguali o sono diversi solo quando conviene a chi detiene il potere politico ed economico. Per la farmacologia sono pari e quindi testano i farmaci solo sugli uomini così è più vantaggioso economicamente. Per il lavoro e la società invece le donne sono ancora non alla pari in molti campi. La scienza analizza tutti gli aspetti in modo più ampio. Non nega le differenze ma le valorizza. Bisogna alfabetizzare la società sulle scoperte scientifiche perché sappiano tenere sotto controllo in modo sano e costruttivo le differenze di genere.

SESSIONE 3 | DIVERSITÀ E INCLUSIONE (14:00 - 15:45)

ROUND-TABLE

Tutela della salute e dell’identità di genere

Jiska Ristori
Psicologa psicoterapeuta SOD di Andrologia, Endocrinologia Femminile e Incongruenza di Genere, AOU Careggi (Firenze)

Alessandra D. Fisher
Endocrinologa presso SOD Andrologia, Endocrinologia e Incongruenza di Genere, AOU Careggi, Presidente Società Italiana Genere, Identità e Salute (SIGIS)

Matteo Marconi Ricercatore, Centro di Riferimento per la Medicina di Genere, Istituto Superiore di Sanità, Comitato di Coordinamento Infotrans.it

Le corrette informazioni sulla discriminazione che affligge i transgender

INTERVISTE

Il valore della diversità

Luca Trapanese
Attivista, Assessore al Welfare del Comune di Napoli

Cathy La Torre
Avvocata, esperta in diritto all’identità di genere

l’Adozione negata: lacune legislative e diritti negati per coloro che vogliono occuparsi di fanciulli in difficoltà ma non vengono riconosciuti perché single o per l’orientamento sessuale. Oggi alcune famiglie sono discriminate e sono quelle famiglie in cui ci sono genitori omosessuali. La genitorialità non va giudicata sulla base del proprio orientamento sessuale. I genitori che hanno un orientamento sessuale non allineato al passato vanno riconosciuti in quanto genitori e non processati. Quando c’è l’idea di genitorialità e viene espressa con affetto non può essere discriminata. Non possono esistere differenze tra famiglie se ci sono genitori sereni. I bambini hanno bisogno di genitori affettuosi e presenti, non necessariamente madre e padre. Genitore è un contenitore più ampio: contiene madre e padre, contiene padre e padre o madre e madre (Interventi di La Torre e Trapanese). L’importante è là serenità dei figli. La famiglia può essere gestita da un genitore due genitori di sesso diverso o dello stesso sesso. Il 24% delle famiglie sono costituita da genitori single o dello stesso sesso per cui occorrono politiche adeguate per tutti !

ROUND-TABLE

Diversità e inclusione nelle aziende, in accademia, nell’amministrazione comunale

Domenico De Masi
Professore Emerito di Sociologia del Lavoro, Università di Roma “La Sapienza”

Catherine De Vries
Prorettrice per l’Internazionalizzazione, Università Bocconi

Monica Romano
HR specialist e Diversity manager - Vicepresidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili, Comune di Milano

Elena Avogadro
Responsabile Diversity & Inclusion Intesa Sanpaolo

Diversità e inclusione nel mondo del lavoro

Prof. De Masi L’impresa è l’organizzazione più conservatrice: una donna arriverà prima a diventare papa che a diventare presidente di banca.

Il lavoro oggi è principalmente intellettuale e man mano che questa trasformazione è avvenuta le donne hanno preso più piede.

Il 60% dei laureati a livello mondiale è di genere femminile ma esiste una discriminazione totale: sul lavoro, sulla maternità. I settori con maggior discriminazione sono agricoltura trasporti magazzinaggio ma in realtà la discriminazione riguarda tutto il mondo de lavoro.

La professoressa de Vries si sta impegnando per rendere l’ambiente accademico più favorevole alle donne. La prima cosa che mancava in Bocconi era la struttura adeguata per garantire la diversità come policy e progetti.

La dottoressa Monica Romano è la prima eletta transgender nella storia del comune di Milano e segnala che l’agenda politica nazionale sta restringendo l’ombrello dell’inclusione alle sole donne. Il comune di milano sta invece allargando l’ombrello delle pari opportunità alle donne in difficoltà e alle persone lgbt discriminate non solo fornendo supporto psicologico ma accompagnandoli verso l'indipendenza. Purtroppo ancora oggi giovani individui vengono allontanati dalle famiglie per le loro tendenze. Il comune di Milano si sta impegnando anche per loro.

La dottoressa Avogadro parla dei cambiamenti che avvengono nel mondo aziendale. Oggi le aziende non possono prescindere dalla diversità anzi ci guadagnano a promuovere un posto di lavoro inclusivo perché vuol dire creatività, punti di vista diversi, ambiente più piacevole. De Masi però osserva che a tante parole non corrispondono i fatti. A livelli alti la discriminazione è come tanti anni fa.

Una studentessa chiede come introdurre le persone transgender nelle comunità sportive. La dottoressa romano risponde dicendo che si sta ripensando allo sport nei termini di categorie di prestazioni e non sessuali in modo da non escludere più nessuno.

ART FOR PEACE AWARD 2022 (15:45 - 16:15)

Intervista e premio “art for peace” alla regista Celine Sciamma e presentazione del film TOMBoy del 2011

Celine si è dedicata alla tematica delle difficoltà di identità di genere con grande sensibilità. Il corpo è verità e il nostro compito è abbracciare questa verità. Il cinema per molto tempo ha mentito ma adesso deve andare incontro a questa verità. La verità del corpo che non mente mai.

SESSIONE 4 | DISEGUAGLIANZE E DIRITTI

INTERVISTA

Gender equality in the global society

Raquel Fernández
Silver Professor of Economics, New York University

Paola Profeta
Prorettrice per la Diversità, Inclusione e Sostenibilità, Università Bocconi

Le diseguaglianze di genere influenzano anche lo sviluppo economico di un paese.

La discriminazione maggiore la subiscono le donne dopo che hanno un bambino. Il salario delle donne è circa pari all’inizio della carriera ma il salario crolla dopo la gravidanza in tantissimi paesi. È il salario non ritorna più ai livelli di partenza.

Abbiamo anche scoperto che dal punto di vista estero l’Italia risulta un paese sessista e sfavorevole alle donne.

INTERVISTA

Diseguaglianze, diritti e conflitti nello scenario globale

Alberto Martinelli
Professore Emerito di Scienza Politica e Sociologia, Università degli Studi di Milano;
Vice Presidente Science for Peace and Health

Rapporto tra diritti, disuguaglianze e conflitti.